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Regolarizzazione badanti e colf: assunzione e sanatoria badanti

 
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Possibile regolarizzare due badanti part time

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2 Settembre 2009

Pubblichiamo il documento sulla regolarizzazione di colf e badanti curate dalla Fondazione studi del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro con il ministero dell'Interno - dipartimento per le libertà civili e per l'immigrazione.

1. Se dopo aver presentato la domanda di emersione per un cittadino extracomunitario, nelle more della convocazione presso l'Utg, questi interrompe di fatto il rapporto di lavoro, la procedura di emersione può ritenersi comunque perfezionata?
Il rapporto di lavoro non può intendersi regolarizzato se prima della firma del contratto di soggiorno le parti interrompono il rapporto. Pertanto, la procedura di emersione deve ritenersi invalidata.

2. Mia moglie presentò la richiesta flussi 2007. Ora sto presentando la domanda di emersione per la stessa persona (facciamo parte delle stesso nucleo familiare). Nel Modulo (dichiarazione punto 6) devo dichiarare di rinunciare alla richiesta flussi?
No. La rinuncia va indicata solo se il datore di lavoro che attiva la sanatoria è il medesimo che ha presentato la domanda flussi come chiaramente indicato nello stesso modulo alla pag. 9. (Dichiara di aver presentato richiesta di nulla osta al lavoro domestico ai sensi del Dpcm 30 ottobre 2007, a cui pertanto rinuncia).

3. Se il clandestino ha smarrito il passaporto è possibile che acceda alla sanatoria?
È possibile solo nell'ipotesi in cui sia in possesso di uno degli altri titoli equipollenti validi indicati dal ministero.

4. L'impegno del datore contenuto nel modello telematico per sostenere le spese di rimpatrio viene meno automaticamente con la cessazione del rapporto di lavoro?
Sì, tale impegno, che riguarda solo il caso di espulsione coattiva, cessa se il rapporto di lavoro si interrompe. Sarà il successivo datore di lavoro che dovrà, in seguito, sottoscrivere lo stesso impegno nei casi previsti.

5. Una badante che lavora dal 2007 ed è uscita dall'Italia per un mese di ferie a maggio 2009, può essere ugualmente regolarizzata?
Sì, in quanto il periodo di ferie è da considerarsi a tutti gli effetti come lavorativo e in tal senso la dichiarazione di responsabilità del datore di lavoro contenuta nel modello EM ne attesta la veridicità.

6. L'extracomunitario in possesso della ricevuta di presentazione della domanda di emersione può fare un breve ritorno al paese di origine e rientrare poi in Italia?
No, nelle more della definizione della pratica presso lo sportello unico e del successivo rilascio del permesso di soggiorno, il lavoratore non può uscire dall'Italia.

7. Come deve comportarsi il datore di lavoro che presenta domanda per un lavoratore extracomunitario in possesso del solo passaporto scaduto?
Con il passaporto scaduto è possibile accedere alla regolarizzazione. Tuttavia, all'atto della convocazione il lavoratore dovrà essere in possesso di un documento in corso di validità.

8. La badante di mia madre, dello Sri Lanka in Italia senza alcun documento, appena ha sentito della regolarizzazione è partita per Roma e si è fatta fare un passaporto all'ambasciata che ha la data del 26 luglio. Posso regolarizzarla, essendo alle nostre dipendenze dal 1° aprile? Se sì, posso mettere sull'F24 il numero di questo passaporto "tardivo" (non possiede altri documenti)?
È possibile indicare i dati del passaporto sull'F24 anche se porta una data successiva al 1° aprile. L'attestazione dell'occupazione del lavoratore per il periodo 1° aprile / 30 giugno è da considerarsi indipendente dal documento. Si tratta, infatti, di autocertificare la prestazione lavorativa che nel caso concreto è stata effettivamente svolta.

9. Ho fatto emergere un lavoratore extracomunitario. Quali sono ora le fasi successive per la gestione del rapporto?
Subito dopo la fase dell'emersione è necessario provvedere alla comunicazione di assunzione all'Inps che potrà essere effettuata in sede di firma del contratto di soggiorno nella postazione Inps attivata presso lo sportello unico. Per tutti gli altri adempimenti previsti dalla legislazione vigente, connessi al rapporto di lavoro domestico, il datore di lavoro può svolgere in proprio, ovvero avvalendosi di un consulente del lavoro o degli altri soggetti abilitati dalla legge 12/79 in relazione ai criteri e modalità stabiliti dalla medesima legge.

  CONTINUA ...»

2 Settembre 2009
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